imbarco: cascata delle marmore belvedere inferiore (all’ ingresso turistico,ovviamente gratuito per i canoisti,scendere giù per le scalette dove si imbarcano i Rafts)
sbarco: sotto al ponte per Papigno (al centro rafting )
lunghezza: 2,5 km grado: III, IV, (IV+)
di Nicola Paglino e Max Boninsegni
itinerario concesso da: www.teamtriade.com
Per vedere altre foto, scaricare il filmato e vedere gli orari dell'apertura delle cascate delle Marmore
Punti rilevanti: la prima rapida all’ imbarco abbastanza impegnativa e non trasbordabile (eventualmente imbarcasi più avanti),rapida dei 3 salti (da ispezionare ed eventuale sicura a terra), rapida dell’ ex slalom, rapida finale della centrale con sbarco obbligatorio (dopo c’e una diga!)
Itinerario canoistico veramente particolare considerando i 20 m3 d’ acqua che vengono scaricati artificialmente nel piccolo fiume Nera andandosi a comprimere tra le sue strette pareti. Ottima palestra di acqua bianca per i kayakers del centro Italia che, lontani delle realtà alpine, hanno qui la possibilità di allenarsi costantemente da fine marzo a fine ottobre tutti i sabati e domeniche. Perfetto per i “principianti avanzati” che tramite gli imbarchi e
sbarchi intermedi possono gradualmente perfezionare la loro tecnica in acqua mossa. Spettacolare è l’ imbarco sotto la cascata più alta d’ Europa (150 m.).
sbarchi intermedi possono gradualmente perfezionare la loro tecnica in acqua mossa. Spettacolare è l’ imbarco sotto la cascata più alta d’ Europa (150 m.).
Veramente entusiasmante e lunga la prima rapida appena ci si imbarca (IV°) dove l’ improvvisa pendenza e la potente spinta dell’ acqua danno il benvenuto al canoista, introducendolo in una suggestiva gola dall’ aspetto fiabesco. Iniziano quindi a susseguirsi una serie di rapide sempre meno impegnative ma ricche di soglie dove il playboaters può sbizzarrirsi a verticalizzare. Soprattutto dopo il “ponte naturale”, troverete il noto “1° candelaio” (inizio 1° tratto intermedio, imbarco svizzero sotto l'arco naturale). Da questo punto in poi il livello di difficoltà tende a rimanere sul III° (attenzione ad alcuni passaggi molto stretti) fino ad arrivare alla “rapida dei 3 salti”, la più impegnativa IV°+ (trasbordo a sx e sbarco del 1° tratto intermedio),
inizio dei "Tre salti" WW4°+
subito dopo e degna di nota, la “goletta”, dove la traiettoria necessita massima precisione, ed il “saltone” (oggi privo della pericolosa nicchia e del forte ritorno, causa il cedimento della parete dopo l’ ultima piena).Proseguendo si entra nella veloce e manovriera rapida dell’ex slalom dove l’ ingresso pone un enigma: “JUMP a sinistra superando il ritorno con rischio di capovolgimento ad inizio rapida, o CHICWAY a destra sopra lo scivolo di roccia?”….a voi la scelta! Al termine della rapida la possibilità d’ imbarco sul 2° tratto intermedio. Infatti da qui si prosegue per altri 300 m. divertenti ma non eccessivamente impegnativi giungendo alla centrale ENEL con la speranza che rilasci acqua, per poter galoppare le divertenti onde dell’ ultima rapida, campo di slalom di numerose ed importanti gare. Sbarco obbligatorio a sx o a dx prima del ponte.
Il tratto e’ molto frequentato da canoisti locali quindi non ci sono grossi problemi per eventuali “forestieri” e “singoli” ad incontrare persone disponibili ad accompagnarli.Si consiglia però di non sottovalutare il tratto solo perché e’ frequentato dai turisti del rafting, e prestare particolare prudenza in caso di bagno in quanto la corrente e’ molto forte ed in alcuni punti ci sono sassi insidiosi sommersi
parte finale della rapida dei "tre salti" WW 4°+
paddler: Nicola Paglino (Pigolino)
GRAVITA' ZERO
Via C.Casana 142, 00121 Ostia Lido ( Rm)
tel. +39 06 6699697
max@gravitazero.info
1 comment:
Hei belli,
Marmore le ho fatte anche io, tute a capa sotto ma le ho fatte
Un casoista sub
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